Luciana Caramia

Alle Maldive con i bambini: il racconto del nostro viaggio

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Alle Maldive con i bambini? Perché no! Ci sono pochi posti che superano le aspettative. Quelli in cui, quando arrivi e contempli tanta meraviglia, ti rendi conto che le foto comunque non riescono a renderne giustizia. Le Maldive sono tra questi. E se una volta queste meravigliose isole sperdute nell’Oceano Indiano erano una delle mete preferite per gli honeymooners, adesso sono tantissime le famiglie con bambini che la scelgono come meta. Esattamente come abbiamo fatto noi.

Sono tanti, infatti, i resort che offrono kids club e opportunità di divertimento per i più piccoli permettendo anche a chi ha dei bambini di scoprire uno dei paradisi più unici al mondo.

Siamo approdati alle Maldive con i bambini non partendo dall’Italia ma da Karachi: in questo modo abbiamo reso il viaggio più breve di qualche ora, affrontando anche un’ulteriore tappa da Malè (la Capitale) all’isola di Ookolhufinolhu, nell’atollo di Lhaviyani, con l’idrovolante. Un’esperienza che si è rivelata un’avventura nell’avventura: inutile dirvi, infatti, che sorvolare gli atolli e atterrare sull’acqua ha elettrizzato come non mai i più piccoli della famiglia. Ammirare dall’alto le mille sfumature di blu, il digradare dell’acqua attorno alle barriere coralline è stato qualcosa di magico, che spero anche loro ricorderanno a lungo.

L’isola scelta poi non è stata casuale: il reef è abbastanza lontano da garantire un’acqua ad altezza bimbo, con una spiaggia sufficientemente soffice per i loro piedini. La spiaggia: appena arrivati quello che colpisce è il candore della sabbia e quel mix che, insieme alla vegetazione, alle palme e alle sfumature del mare definisce quello che si può chiamare letteralmente un paradiso.

Mi rendevo conto che più saliva la smania di fare foto per immortalare ciò che vedevo, più mi accorgevo che nessuna avrebbe reso al meglio quello che gli occhi e l’anima coglievano.

Di paradisi tropicali ne abbiamo visti più d’uno, da Los Roques, esattamente 10 anni fa, alla Polinesia del viaggio di nozze, eppure qui, proprio quel mix di cose che dicevo prima (la spiaggia infinita e tutta per te, le palme che la abbracciano e il mare) creano un’alchimia magica. Ho capito perché le Maldive hanno un altissimo tasso di fidelizzazione tra i turisti: sono tantissimi, infatti, quelli che ci tornano più e più volte. Le isole come questa sono molto piccole, all’incirca 1km da parte a parte. In questo modo riesci a regalarti delle passeggiate bellissime girandola tutta, ammirando i coralli affiorati a riva e i paguri che scappano al nostro passaggio. Un giorno siamo stati accompagnati in questa passeggiata anche da una famiglia di 4 razze, che costeggiavano la spiaggia e affioravano dall’acqua con le loro pinne che sembravano salutarci. Uno spettacolo naturalistico impagabile, soprattutto per i più piccoli.

La cosa strana è che quando si arriva in un posto come questo all’inizio sei quasi “spiazzato” da tanta natura: c’è sabbia ovunque e così presto ti accorgi che le scarpe sono superflue. A cena poi scopri che persino al ristorante la gente ha smesso di indossarle. Il costume diventa la tua seconda pelle, il bagno della tua stanza è completamente (e dico com-ple-ta-men-te) en plen air. Quel senso di imbarazzo iniziale però, con il passare delle ore lascia il posto al comfort totale. Mettere via l’orologio, le scarpe, i vestiti è il gesto più liberatorio che una vacanza di questo genere possa regalarti. L’abbraccio del sole e i paesaggi che ti ammaliano faranno il resto.

Il resort

Alla fine di una lunga ricerca abbiamo optato per il Cocoon Maldives: un giovanissimo resort realizzato appena due anni fa con le due caratteristiche per noi essenziali, un medico a disposizione per le emergenze e un kids club per intrattenere i più piccoli.

Per la tipologia di alloggio poi, non abbiamo avuto dubbi, optando per una delle Beach Suite. I water bungalow, infatti, sono preclusi a chi ha bambini piccoli e, seppur fosse stato possibile non li avremmo scelti (conoscendo i nostri terremoti!). Mai scelta però fu più azzeccata. Le camere sono molto essenziali, l’arredo è firmato Lago. In più si affacciano su un patio attrezzato con due poltrone, un divanetto di cuscini dove abbiamo collezionato parecchi sonnellini e una bellissima altalena.

Il resort è dotato anche di una bella piscina con vista mare, non molto grande ma quanto basta per far giocare i bambini. Inutile dire infatti che, pur portandoli nel posto più paradisiaco del mondo su di loro la piscina ha sempre un indiscutibile fascino, tanto da ridurci a dover fare dei compromessi pur di stare un po’ in spiaggia e un po’ lì con loro.

Il ricordo più bello? Svegliarsi al mattino, aprile la finestra, percorrere un piccolo vialetto e ritrovarsi già su una spiaggia da sogno. Una delle sensazioni più belle, che porteremo con noi per molto tempo.

 

 

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