Masserie di Puglia: 8 indirizzi selezionati da una pugliese doc
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Era il 2003 quando l’Indipendent, prestigioso quotidiano inglese, raccontava ai suoi lettori di un angolo d’Italia ancora poco conosciuto ribattezzandolo Trullishire, con chiaro richiamo al Chianti toscano. Il giornalista descriveva una terra bellissima e ospitale, che si estendeva in quella che per noi è l’Alta Murgia, tra Ostuni, Martina Franca e Alberobello.
In quegli stessi anni (anzi qualcuno prima) mio nonno, che nei trulli ci abitava da quando era nato, mi raccontava di come avesse visto con i suoi occhi questi stranieri entrare nei bar di paese con valige cariche di lire per comprare le vecchie masserie e farne casa. Oggi, quelle che per noi erano abitazioni rurali, condensato di fatiche e sudori, paglia e attrezzi, si sono trasformate in dimore di charme.
Le più belle le riconoscete dall’anima autentica, preservata o al massimo trasfigurata con gusto. Si, ci sono quelle più celebri (e innavicinabili in quanto a prezzi) come Masseria San Domenico, Torre Maizza o Borgo Egnazia. Si, ce ne sono altre, che spesso hanno il solo pregio di essere super instagrammabili. Ma non sempre sono le “vere masserie” depositarie uniche dello spirito apulo.
Se avete pianificato una vacanza in Puglia non fatevi ingannare dalle masserie-albergo ma scegliete quelle che sono riuscite a conservare la loro vera identità rurale. E dato che in questo periodo ricevo spesso domande e richieste di consigli da parte di amici che vorrebbero venire in Puglia, ne ho selezionate 8 molto speciali. Masserie pugliesi che valgono sicuramente il viaggio.
Masseria Potenti
Siamo a pochi chilometri da Manduria, terra del Primitivo più buono. In questa masseria, che risale al XIV secolo tutto è a km zero, dai prodotti dell’orto all’ospitalità. Autentica com’è stata voluta dalla proprietaria Chiara Tommaso, che organizza anche workshop di pizzica, il tipico ballo salentino.
Masseria Le Carrube
La bianca Ostuni è a vista, così come le pietre che caratterizzano questa masseria. Qui a farla da padrone è il ristorante vegetariano, perfetto per chi vuole assaporare tutto il meglio della cucina tipica pugliese ma con l’anima veg.
www.masserialecarrubeostuni.it
Trullallè
Ho conosciuto tempo fa il progetto di questi ragazzi romani: recuperano antichi trulli in abbandono per riportarli a nuova vita. Nascono così varie tipologie abitative da prendere in affitto da soli o con gli amici. La cosa interessante è che per il restauro vengono utilizzate tutte maestranze locali (potete vedere come rinasce a nuova vita un trullo anche sul loro profilo Instagram).
Masseria Alchimia
Non c’è niente di più abbagliante del tufo bianco illuminato dal sole d’estate. Un bianco che ha sicuramente ispirato le linee pulite e il design di questa masseria. La chicca? La camera con vasca esterna ricavata nella pietra e affacciata sull’agro delle campagne fasanesi.
Masseria il Frantoio
In tempi non sospetti, quando ancora si era lontani dal boom turistico, questa masseria del 1500 portava avanti da tempo la sua tradizionale ospitalità. Anche qui la tavola è rigorosamente bio, e se v’innamorate dei suoi prodotti si può fare incetta di ogni cosa prima di partire.
Masseria Cervarolo
Anche in questo caso siamo nei pressi di Ostuni (inutile, le più belle si trovano da queste parti) qui la pietra è stata lasciata a vista, dopo il sapiente restauro effettuato. E qui si può imparare anche a cucinare, per portare a casa dopo le vacanze i segreti delle nostre nonne.
Masseria Montenapoleone
Molte masserie nascono quando nel XV secolo i dominatori spagnoli concessero ai loro nobili licenza di ripopolare le terre pugliesi con lo scopo di approvvigionarsi di grano. Per questo molte di queste abitazioni hanno l’aspetto di piccole cittadelle autonome in tutto e per tutto. Come la masseria Montenapoleone, dove tutto è stato riutilizzato in un’ottica ecosostenibile (i bracieri sono diventati specchi da bagno) e dove persino gli ospiti sono invitati a mettere le mani nella terra per raccogliere i prodotti dell’orto.
Masseria Amastuola
Per gli amanti del buon vino questa è una vera chicca. In questa masseria, infatti, si trova il vigneto-giardino più bello al mondo, progettato dal paesaggista e filosofo Fernando Carunchio (lo vedete nella foto in cima all’articolo). La sua caratteristica è il disegno a onde, capace di incanalare il vento per rendere ancora più sublime la qualità biologica che qui viene prodotta. In più, il panorama sul Golfo dello Ionio che si gode dalle camere è impagabile.
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