Luciana Caramia

Autoabbronzanti: come funzionano e quali ho usato

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Arriva un momento dell’anno in cui la luce cambia, si fa più nitida e brillante. E tu scopri inevitabilmente di essere di un pallore quasi ultraterreno, a tratti grigiastro (chi abita in una metropoli in particolare mi capirà). È quello il momento in cui vorremmo, più di ogni altra cosa, avere già quella doratura che regala il sole estivo. Oppure un buon autoabbronzante.

Per quanto mi riguarda, vivo ormai un’estate perenne da 4 anni a questa parte. La mia pelle non è più immacolata come quando vivevo a Milano, e come un’animale sotterraneo, mi spostavo solo da casa all’ufficio prendendo la metro. Adesso, nonostante usi la protezione 50 tutti i giorni, i momenti in piscina mi hanno regalato una doratura di base che cerco anche di mantenere. Come? Con gli autoabbronzanti, che rappresentano la soluzione perfetta tanto per chi è a livello-fantasmino quanto per chi, come me vorrebbe custodire gelosamente un colorito uniforme.

In questi ultimi anni le tecnologie cosmetiche con cui gli autoabbronzanti vengono sviluppati hanno fatto passi da gigante. Con le prime formule, infatti, era frequente ritrovarsi arancioni come un Umpa Lumpa.

 

Ma come funzionano gli autoabbronzanti?

La loro nascita è stata del tutto casuale, frutto di un errore di laboratorio. Era il 1920 e alcuni studiosi stavano testando un prodotto dolcificante destinato ai diabetici. Si accorsero però che le loro bocche finivano col pigmentarsi. Avevano appena scoperto come il diidrossiacetone (Dha), legandosi alle nostre cellule di cheratina, innescasse un cambiamento di colore dell’epidermide, facendole assumere quel colorito dorato simile appunto, a quello dato dal sole. Oggi che la campagna di sensibilizzazione contro l’eccessiva esposizione ha portato in tanti a preferirli – come forma alternativa per un colorito sano e dorato – finalmente la scelta si è fatta anche più ampia e sicura. Gli autoabbronzanti, infatti, non hanno nessuna controindicazione e possono essere utilizzati da tutti.

L’unico accorgimento è che questo tipo di abbronzatura fake, non essendo generata dall’interazione della melanina col sole, non non garantisce in alcun modo protezione dai danni dei raggi solari. Quindi, in caso di esposizione è sempre indispensabile utilizzare un spf adeguato al proprio fototipo. Ma dei solari parleremo più in là. Adesso, ecco gli autoabbronzanti, viso e corpo, che ho testato ultimamente e che ho imparato ad apprezzare.

 

  1. Tan Luxe The Face è un siero autoabbronzante che ho scoperto su Cult Beauty qualche anno fa. All’epoca arrivava in Italia solo così mentre adesso è disponibile da Douglas (dove però attualmente è esaurito), da Sephora (di cui vi metto il link diretto) e in altri siti online. Si tratta di un fluido non grasso – quindi adatto anche alle pelli miste e acneiche – che si addiziona alla crema usuale. E regala in poco tempo, ma gradualmente, un colorito glow e abbronzato. Esiste in due varianti di colore, a seconda del vostro fototipo. Io ho utilizzato la variante chiara, ma se avete la pelle scura-olivastra meglio l’altra. Super facile da usare.

 

 

 

2. La mia più recente scoperta in fatto di autoabbronzanti è il Ten Minute Tan di Vita Liberata. È un fluido che si massaggia sul corpo grazie al guanto che vi arriva in dotazione. Si aspettano 10 minuti di attesa come richiesto dalle istruzioni e ci si fionda poi sotto la doccia. Il risultato è a prova di sbaglio (anche se per le zone più difficili, come la schiena, occorre sempre la mano di qualcuno). Il mio consiglio è di procedere per gradi applicando poco prodotto per volta. Se poi non vi basta il risultato siete ancora in tempo il giorno successivo per intensificare l’effetto. Ho trovato comodissimo il guanto che, per la prima volta mi ha fatto capire quanto sia utile con questo tipo di prodotto. In primis per non sporcarsi le mani e poi perché davvero fa la differenza nell’applicazione. Lo trovate qui su Zalando oppure su Amazon.

 

 

 

 

 

3. Non potevo non includervi in questa carrellata le Gocce Magiche di Collistar. È stato il primo autoabbronzante che io abbia mai provato. Il capostipite di una lunga serie di prodotti simili a questo (tipo quello citato più sopra). Anche in questo caso si tratta di un prodotto in gocce, da dosare all’occorrenza secondo l’effetto che volete ottenere e da applicare sul viso come fosse un siero, prima della crema (mi raccomando, lavate benissimo le mani dopo l’uso). Ottimo anche sulle pelli scure.

 

 

4. Un altro autoabbronzante corpo di facile applicazione è questo: si chiama Self Tanning Jelly della linea Sun 365 di Lancaster. È un gel appunto, dalla texture piacevole, che regala nel giro di un’applicazione un bell’effetto dorato. Lo trovate qui e in tutte le profumerie. Vi dirò però che io ho usato per applicarlo il guanto in dotazione con il Vita Liberata. Con le mani è più facile fare errori e ritrovarsi delle macchie.

 

 

 

5. Fa parte della stessa linea di Lancaster questo siero autoabbronzante viso dal profumo orgasmo (ve l’ho raccontato anche nelle sorrise di Instagram XD). Si tratta di un fluido non grasso dalla texture iridescente, che mentre illumina istantaneamente il viso, regala poi nelle ore successive un effetto glow. Ho notato però una cosa confrontandomi con molte di voi in DM. Sulle pelli scure l’effetto è meno evidente. A suo favore però posso dire che contiene un complesso, il Tan Activator Complex, che accelera la produzione di melanina. Insomma è perfetto nelle settimane prima di andare al mare. Lo trovate qui.

 

Ovviamente vi ho riportato qui solo quelli che ho testato personalmente. Ne manca uniche vi mostrerò nelle stories di Instagram, ma che non vi ho incluso perché sinceramente non mi è piaciuto l’applicatore roll-on. È più facile creare zone di macchia…

Fatemi sapere cosa avete provato voi o cosa acquisterete!

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